Il diritto all’asilo e alla protezione internazionale rappresenta uno dei pilastri fondamentali del sistema di tutela dei diritti umani in Italia e in Europa. Tuttavia, non tutti i richiedenti ottengono una risposta positiva ed è qui che nasce il rifiuto della protezione internazionale: nel corso del 2025, si è osservato un aumento delle decisioni di rigetto delle domande di protezione internazionale. In questo contesto, è fondamentale conoscere quali sono i passi da seguire in caso di rifiuto e come un ricorso può ribaltare una decisione sfavorevole.
Cosa significa: rifiuto protezione internazionale?
Il rifiuto della protezione internazionale avviene quando la Commissione Territoriale o la competente Autorità giudiziaria respinge la domanda di asilo presentata da un cittadino straniero. Questa decisione può basarsi su diversi motivi, ad esempio la mancanza di elementi che comprovino un fondato timore di persecuzione nel paese d’origine o la qualificazione del richiedente come soggetto non idoneo alla protezione.
Un rifiuto non è la fine della strada: esiste infatti la possibilità di presentare un ricorso entro termini ben definiti, rivolgendosi a un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione. Ignorare la decisione di rigetto senza agire comporta spesso l’avvio di procedure di espulsione o rimpatrio, con gravi conseguenze personali e legali.
Modalità per fare ricorso sul rifiuto della protezione internazionale
La legge italiana prevede che il ricorso contro il diniego di protezione internazionale debba essere presentato entro 30 giorni dalla notifica della decisione di rigetto. Il ricorso può essere fatto davanti al Tribunale ordinario, se la domanda è stata respinta dalla Commissione Territoriale, o direttamente davanti al giudice amministrativo, nei casi specifici previsti dalla normativa.
È fondamentale rispettare i termini e le modalità di presentazione, che includono la compilazione di documenti specifici e la raccolta di prove che possano rafforzare la posizione del richiedente. Un’assistenza legale qualificata è cruciale per preparare un ricorso efficace, che evidenzi i punti di forza del caso e i motivi per cui la decisione deve essere ribaltata.
Perché rivolgersi a un avvocato specializzato
La complessità del diritto dell’immigrazione e delle procedure di protezione internazionale rende indispensabile il supporto di un professionista esperto. Un avvocato specializzato conosce le ultime novità normative, le prassi amministrative e le strategie di tutela più efficaci. Inoltre, può aiutare a raccogliere e presentare la documentazione necessaria, come testimonianze, relazioni di esperti e prove che possano dimostrare il rischio reale per il richiedente.
Affidarsi a uno studio legale con esperienza specifica nel settore aumenta notevolmente le probabilità di successo del ricorso e consente al richiedente di affrontare il procedimento con maggiore serenità e consapevolezza.
Next is Here: il tuo supporto legale per i ricorsi sull’asilo
Se hai ricevuto un rifiuto della protezione internazionale o conosci qualcuno che si trova in questa situazione, è importante agire tempestivamente e con la giusta competenza. Next is Here è uno studio legale specializzato in diritto dell’immigrazione, con una profonda esperienza nella gestione di ricorsi contro i dinieghi di asilo e protezione umanitaria.
Il team di professionisti di Next is Here offre una consulenza completa, dal primo esame del caso fino alla preparazione e presentazione del ricorso, accompagnando il cliente in ogni fase del percorso legale. Il rifiuto della protezione internazionale non deve essere considerato un punto di arrivo definitivo. Con la giusta assistenza legale e un’azione tempestiva, è possibile impugnare il provvedimento e cercare di ottenere la tutela che spetta a chi rischia persecuzioni o danni gravi nel proprio paese. Informarsi, capire i propri diritti e affidarsi a un avvocato specializzato sono i passi fondamentali per difendersi efficacemente.