Il lavoro dovrebbe essere un luogo di crescita e collaborazione, ma purtroppo non sempre è così. Molti lavoratori subiscono situazioni di mobbing o discriminazione sul lavoro, fenomeni che non solo compromettono la carriera, ma possono avere gravi conseguenze sulla salute psicofisica. Denunciare questi comportamenti è fondamentale per tutelare i propri diritti e ottenere giustizia.

Mobbing e discriminazione: cosa sono

Mobbing: consiste in comportamenti sistematici e ripetuti da parte di colleghi o superiori volti a isolare, sminuire o danneggiare un lavoratore. Esempi comuni includono: esclusione da riunioni importanti, critiche ingiustificate, sovraccarico di lavoro mirato o diffusione di voci denigratorie.
Discriminazione: si verifica quando un lavoratore viene trattato in modo sfavorevole a causa di caratteristiche personali protette dalla legge, come sesso, età, religione, orientamento sessuale, disabilità o origine etnica.

Questi comportamenti violano sia la normativa italiana che quella europea sul lavoro e sulla tutela dei diritti dei lavoratori.

Come riconoscere il mobbing o la discriminazione

Individuare un comportamento illecito non è sempre semplice. Alcuni segnali includono:
Stress e ansia persistenti legati al lavoro;
Demansionamento o esclusioni ingiustificate;
Diffusione di false informazioni o accuse infondate;
Trattamento diverso rispetto ai colleghi senza giustificazione oggettiva.

Documentare questi episodi è essenziale per costruire una denuncia solida.

Passi per denunciare

1. Raccogliere prove: salvare email, messaggi, documenti o registrazioni che dimostrino i comportamenti illeciti. Annotare date, luoghi e nomi delle persone coinvolte è fondamentale.
2. Segnalare internamente: rivolgersi al responsabile delle risorse umane o a figure aziendali competenti. Alcune aziende hanno procedure interne dedicate alla gestione di mobbing e discriminazione.
3. Inviare una comunicazione formale: se le segnalazioni interne non producono risultati, inviare una lettera raccomandata o PEC all’azienda, illustrando in modo chiaro e documentato i comportamenti subiti.
4. Coinvolgere enti esterni: è possibile rivolgersi a sindacati o al Comitato per la Parità e le Pari Opportunità, oppure direttamente al Giudice del Lavoro per avviare un procedimento legale.
5. Azione legale: con l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro, è possibile denunciare ufficialmente il mobbing o la discriminazione, chiedendo risarcimento per danni materiali, morali e psicologici subiti.

L’importanza di un avvocato esperto

Denunciare mobbing o discriminazione richiede competenze legali specifiche. L’avvocato esperto può:
● Valutare la situazione e distinguere tra conflitto normale e mobbing;
● Redigere comunicazioni formali e diffide;
● Avviare un’azione legale per ottenere risarcimenti e tutela professionale;
● Accompagnare il lavoratore in ogni fase del procedimento, garantendo protezione e supporto psicologico.

Il mobbing e la discriminazione sul lavoro non devono essere tollerati. Segnalare e denunciare comportamenti illeciti è un diritto del lavoratore e uno strumento per proteggere la propria carriera e la propria salute.
Se stai vivendo situazioni di mobbing o discriminazione, gli avvocati di Next is Here sono pronti ad offrirti consulenza personalizzata. Grazie alla loro esperienza in diritto del lavoro, possono guidarti passo passo nella denuncia, aiutandoti a ottenere giustizia e tutelare i tuoi diritti in modo efficace.