Nell’era dei pagamenti digitali, delle app bancarie e della gestione online dei conti correnti, i rischi legati alle frodi informatiche sono aumentati in modo esponenziale. Secondo gli ultimi dati del 2025, le truffe bancarie digitali — tramite phishing, smishing, accessi non autorizzati o clonazioni — sono tra le prime preoccupazioni degli utenti italiani. La domanda che molti si pongono, dopo aver subito un furto o una movimentazione sospetta sul proprio conto, è semplice ma cruciale: chi è responsabile? La banca? Il cliente? Oppure nessuno?
In questo articolo facciamo chiarezza sul quadro normativo attuale e spieghiamo quando è possibile ottenere un rimborso e quando, invece, può essere utile rivolgersi a un avvocato esperto in diritto bancario, come quelli dello studio legale Next is here.
Cosa sono le frodi bancarie digitali e il phishing
Il termine phishing indica un tentativo fraudolento di ottenere dati sensibili (codici di accesso, password, OTP) fingendosi un ente affidabile — di solito tramite email, SMS o telefonate.
A questo si affiancano:
● Smishing (phishing via SMS con link malevoli)
● Vishing (chiamate vocali truffaldine)
● Clonazioni di carte o furti di credenziali su siti falsi
● Accessi abusivi a piattaforme bancarie o wallet digitali
Il risultato è sempre lo stesso: il cliente si trova improvvisamente con soldi prelevati, bonifici disposti o acquisti effettuati a sua insaputa.
Cosa dice la legge nel 2025
In base alla normativa europea sui servizi di pagamento (PSD2) e al Codice Civile italiano, le banche hanno l’obbligo di proteggere i dati e i fondi dei propri clienti, adottando misure di sicurezza tecniche e organizzative adeguate. L’art. 10 del D.Lgs. 11/2010 stabilisce che, in caso di operazione non autorizzata, il cliente ha diritto al rimborso immediato dell’importo sottratto, a meno che:
1. Non abbia agito con dolo o colpa grave
2. Non abbia comunicato tempestivamente la frode
Ciò significa che la responsabilità della banca è presunta, salvo prova contraria. Se, ad esempio, il cliente ha custodito con cura i propri dispositivi e non ha volontariamente fornito codici di accesso, ha diritto alla restituzione dell’intera somma sottratta.
Quando la banca rifiuta il rimborso
Molti istituti bancari, tuttavia, negano il rimborso appellandosi alla “negligenza grave” del cliente. Un SMS cliccato, un codice OTP condiviso per errore, o un’app installata senza attenzione possono essere usati come prova di colpa. In questi casi, il cliente deve contestare formalmente l’operazione e, se necessario, procedere con un reclamo presso l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) o avviare un’azione legale
Come tutelarsi legalmente
Chi subisce una frode bancaria online ha diritto alla protezione, ma per far valere le proprie ragioni è essenziale agire in tempi rapidi e con il supporto giusto. Spesso, una corretta impostazione della comunicazione con la banca e la raccolta delle prove è decisiva per ottenere il rimborso. Lo studio legale Next is here, specializzato in diritto bancario e nuove tecnologie, assiste privati e aziende in casi di frode digitale, controversie con istituti bancari e accessi abusivi ai conti correnti.
Se sospetti di essere stato vittima di una truffa bancaria o se la tua banca ha negato il rimborso nonostante la tua buona fede, i nostri legali possono analizzare il tuo caso e guidarti passo dopo passo verso una soluzione concreta.
Consigli pratici per evitare frodi e phishing
Per prevenire attacchi informatici bancari è utile:
● Non cliccare mai su link contenuti in SMS o email sospetti
● Non condividere codici OTP o credenziali via telefono
● Attivare l’autenticazione a due fattori ovunque possibile
● Segnalare immediatamente qualsiasi movimento anomalo alla banca
Il 2025 ci conferma che la sicurezza informatica bancaria non è solo una questione tecnologica, ma anche giuridica. Quando qualcosa va storto, è fondamentale sapere che il cliente non è automaticamente colpevole. Le banche hanno obblighi precisi e, se non li rispettano, devono rispondere delle conseguenze.
Per chi ha subito una frode, Next is here è il partner legale che può aiutare a trasformare un danno subito in un diritto riconosciuto.